Come creare cartoni animati e film di animazione 2D

Pubblicata il 04/04/2022
Qual è l’ingrediente segreto per realizzare un film di animazione eccezionale? Estro creativo, intuizione o un buon computer? Difficile a dirsi, tutte e tre le risposte sono esatte.
Questo vuol dire che qualunque sia il prodotto finale, che sia un cortometraggio, un lungometraggio, un cartone o un film animato, crearlo richiede un mix di competenze vastissime. Per questo dietro un film di animazione ci sono interi team dedicati ad ogni singola fase.
 
Un po’ come succede in tutte le arti visive, i progetti migliori nascono dalla collaborazione di figure professionali diverse e l’animatore è una delle figure che più lavora in team.
 
Come approfondito nell’articolo precedente cos’è l’animazione 2D e come funziona, esistono svariate tecniche e stili di animazione.
Facciamo un breve recap su quali sono le tipologie principali e le differenze sostanziali.
 
Letizia Borficchia - II anno Animazione

4 PRINCIPALI TECNICHE E STILI DI ANIMAZIONE
 

ANIMAZIONE TRADIZIONALE O FRAME-BY-FRAME

È la tecnica che ha dominato l’inizio dell’animazione e che tutt’ora viene utilizzata nei grandi studi di animazione. I disegni vengono realizzati a mano per poi essere passati su fogli di cellulosa, che venivano fotografati con una telecamera di animazione e infine montati in sequenza andando a creare quindi l’illusione del movimento. Oggi è raro vedere animazioni realizzate in questa modalità, molto più comune è invece l’animazione tradizionale digitale che integra il disegno con tecnologie e software sempre più innovativi.
 
 

ANIMAZIONE IN ROTOSCOPING

Il rotoscoping è una tecnica a metà tra cinema e animazione. Si basa infatti sul ricalco dei movimenti di attori e personaggi reali ripresi con una videocamera e proiettati su una lastra di vetro su cui il disegnatore poggia il foglio e ridisegna la scena.
È un metodo sicuramente meno creativo del realizzare una scena da zero, ma indubbiamente consente di risparmiare molto tempo. E nell’animazione, si sa, il tempo è denaro.
 
 

ANIMAZIONE STOP MOTION

Tra i principali stili, l’animazione in stop motion è probabilmente quella più lunga e laboriosa da realizzare. Consiste nel creare personaggi e ambientazioni tridimensionali utilizzando vari materiali, dalla plastilina all’argilla a ritagli di fotografie, e muoverli ad ogni fotogramma andando ad animare la scena.
 
 

ANIMAZIONE CUT-OUT

L’animazione cut-out nasce utilizzando ritagli di cartone con i quali si creavano le varie parti di un personaggio e, fotogramma dopo fotogramma, si andava a comporre l’animazione.
Oggi questo processo viene realizzato digitalmente tramite software che permettono di animare i personaggi e le loro espressioni molto più velocemente.
 

 
In queste quattro macrocategorie di stili che vengono utilizzati per realizzare animazioni 2D ritroviamo film come i classici Disney e Klaus - i segreti del Natale con la tecnica tradizionale, Betty Boop, Braccio di Ferro e Mary Poppins con l’aiuto del rotoscope, i più famosi Galline in fuga, The Nightmare before Christmas e Coraline e la porta magica in stop motion e la più recente South Park in animazione cut-out.


Ma come nascono questi film? Da chi arriva l’idea e di chi sono le mani che disegnano i personaggi?

 
Andiamo a sbirciare dietro le quinte del film di animazione Klaus - I segreti del Natale, prodotto e animato da The SPA Studios, e scopriamo cosa succede. 
 

COME NASCE UN FILM DI ANIMAZIONE: LE 8 FASI


Che si tratti di un film di animazione o di un cartone animato, solitamente si parla della produzione solo dopo che la storia è stata concepita e convertita in storyboard e si sviluppa in tre momenti chiave: pre-produzione, produzione e post-produzione.
 
Ecco le 8 fasi per realizzare un film di animazione 2D:
 
1. SCRITTURA E STORYBOARD
Lo storyboard è la fase embrionale dell’intero progetto di animazione. Gli storyboard artist traducono la sceneggiatura in disegni in sequenza simili a tavole di fumetto, che permettono la pre-visualizzazione della messa in scena inquadratura per inquadratura. Sempre in questa fase vengono annotati tutti i movimenti di camera presenti nel film che consentono al team di animazione di pianificare il flusso della trama e la composizione delle singole scene.
Prima che la sequenza raggiunga l’approvazione finale del regista, gli storyboarder potrebbero dover ridisegnarla o rimontarla parecchie volte.

Klaus - Storyboard by Sergio Pablos
 
2. MUSICHE E DIALOGHI
Prima dell’inizio della vera animazione viene registrata una bozza di colonna sonora o “scratch track”, che aiuta gli animatori a sincronizzare movimenti e musica in modo più preciso possibile. Questo avviene perché, dato il processo lento e metodico con cui vengono realizzate le animazioni, è più facile sincronizzare il movimento con una colonna sonora preesistente che il contrario. Una colonna sonora completa contiene musica, effetti sonori e dialoghi doppiati.


Klaus - Cast Doppiaggio 

3. ANIMATIC
L’animatic o story reel consiste nel tagliare e montare insieme alla colonna sonora le immagini dello storyboard. Ciò consente di creare un filmato per visualizzare la scena in maniera più dettagliata e aiutare animatori e registi a rivelare eventuali problemi di sceneggiatura e tempistica che potrebbero esistere nello storyboard. Questa fase è fondamentale per evitare di dover animare scene superflue che verranno poi eliminate nel montaggio finale, poiché l’animazione è un processo molto costoso e dispendioso in termini di tempo.


Klaus - Test drawn by David Vandervoort 
 
4. LAYOUT E TIMING
Definiti storyboard e animatic vengono inviati ai reparti di progettazione. Qui i character designer preparano le schede di tutti i personaggi e gli oggetti di scena che appaiono nel film. Queste schede vengono chiamate model sheet e aiutano a standardizzare l’aspetto di ogni personaggio per mantenere la continuità da una scena all’altra, mostrando la struttura del corpo, le proporzioni e l’abbigliamento da varie angolazioni (turnaround), ma anche il linguaggio del corpo e le varie espressioni del viso a cui i disegnatori possono far riferimento.
I background designer faranno un lavoro simile su qualsiasi luogo e ambientazione presente nello storyboard, e l’art director insieme ai coloristi lavoreranno sullo stile artistico e sulle combinazioni di colore da utilizzare.
Nel frattempo il regista insieme agli animatori analizza l’animatic per definire esattamente quali pose e quali movimenti saranno necessari e su quali fotogrammi. Creano quindi quello che tecnicamente viene chiamato Xsheet (foglio di esposizione) che consente all’animatore di stabilire i tempi di scena e i movimenti di camera.


Klaus - Postmaster's Office design
 
5. ANIMAZIONE
Una volta che tutto è stato approvato dal regista, inizia la fase di produzione, ossia l’animazione vera e propria delle scene del film. Nell’animazione tradizionale gli animatori chiave o animatori principali inizieranno disegnando i fotogrammi chiave delle sequenze utilizzando i layout dei personaggi come guida. Questi avranno il compito di disegnare le scene principali della performance di un personaggio.
Prendiamo per esempio la scena di un salto: in una sequenza del genere l’animatore chiave andrà a disegnare due fotogrammi prima del salto, due o più mentre il personaggio è in volo e uno appena atterra. Il tempismo è fondamentale per far corrispondere ogni fotogramma alla colonna sonora. Corretta e migliorata la sequenza viene passata agli assistenti animatori che aggiungeranno i dettagli. Il lavoro degli assistenti viene rivisto e testato per poi essere inviato al regista che insieme al produttore e agli altri membri del team creativo danno l’ok o, simile alla fase dello storyboard, potrebbero richiedere di rifare la scena più volte prima dell’approvazione finale.
Nelle produzioni ad alto budget, spesso ogni personaggio principale ha un intero team di animatori dedicato esclusivamente alla sua realizzazione. Il team in genere è composto da un animatore supervisore, un piccolo gruppo di animatori chiave e uno più ampio di assistenti animatori.
Una volta che l’animazione chiave è stata approvata viene inoltrata al reparto di “pulizia” dove i clean-up designer ripuliscono il lavoro assicurandosi di includere tutti i dettagli presenti nei model sheet originali. Gli intercalatori hanno il compito di disegnare tutti i fotogrammi mancanti tra quelli chiave disegnati dagli altri animatori. Questa procedura è chiamata interpolazione.
Tutto l’intero processo è lo stesso sia per l’animazione dei personaggi sia per quella degli effetti speciali, di cui si occupa l’SFX Artist (Special Effects Artist) che anima tutto ciò che non riguarda i personaggi. Parliamo di oggetti di scena, props, veicoli e fenomeni come fuoco, pioggia ed esplosioni.

 
Klaus - Rough Animation by James Baxter
 
6. BACKGROUND
Contemporaneamente agli animatori di personaggi e oggetti, i background artist si occuperanno di creare gli sfondi per le scene. Nell’animazione il background design, che include sia il disegno che la colorazione dello sfondo, imposta l’atmosfera per tutto quello che avverrà in quell’ambientazione: dai palazzi di una città, a piante e alberi in una foresta, alla disposizione dei mobili e oggetti in una stanza.
Il compito del background designer è quello di guidare l’occhio dello spettatore, attirando la sua attenzione verso ciò che è importante secondo lo storyboard. Attraverso colori, luci e sfondi dettagliati trasmette sentimenti ed emozioni definite dalla sceneggiatura e dalla regia. Inoltre, deve tener conto della trama, del movimento, del contrasto, delle linee e della regola dei terzi.
A volte più scene utilizzano lo stesso sfondo, il che significa che vengono create più versioni dello stesso in modo che possano essere regolate per il montaggio finale.
Molto spesso lavora a contatto con il layout artist, che per velocizzare il lavoro di background, realizza gli sfondi in bianco e nero usando come riferimento le bozze dello storyboard, su cui poi verrà applicato il colore rendendoli armonici e in tono con il design dei personaggi.
 

Klaus - Background painting
 
7. COMPOSITING E VISUAL EFFECTS
La fase semi-finale del processo di creazione di un film di animazione 2D include la rifinitura dell’animazione, l’editing, l’aggiunta della colonna sonora, dei dialoghi e degli effetti visivi. A questo punto vengono assemblate insieme tutte le scene e nel montaggio potrebbe essere necessario tagliare delle scene troppo lunghe o allungarne alcune per sincronizzare al meglio l’animazione e la colonna sonora. In questa fase è possibile correggere il colore delle singole scene o andare a uniformare la palette colori dell’intera animazione, così come aggiungere effetti visivi pianificati in pre-produzione.


Klaus - Final Composition 
 
8. ESPORTAZIONE
Ultima fase è l’esportazione finale dell’intera animazione nel formato necessario alla distribuzione del filmato: DVD, Blu-Day o solo file video. 


Klaus - Trailer Ufficiale
 
Ultimissima fase ma certo non per importanza, i credits.
Da sempre, finito il film, la gente in sala si alza e se ne va oppure spegne la tv o cambia canale. Ed è stato proprio per questo motivo che hanno iniziato a creare titoli di coda coinvolgenti: per dare il giusto riconoscimento e visibilità a tutto il team che ha lavorato dietro l’animazione.
Soprattutto nei film di animazione non è raro che a metà dei closing credits ci sia una scena chiamata post-credits, scritta e disegnata appositamente come extra da dare in premio al pubblico per aver guardato la sequenza dei titoli di coda.
Una delle più divertenti scene post-credits è quella di “Inside Out” che puoi vedere qui sotto.
 
 
Inside Out - Post credits scene

QUALI SONO GLI STUDI DI ANIMAZIONE PIÙ IMPORTANTI ALL’ESTERO?

 
Non è difficile fare una lista dei migliori studi di animazione del mondo, come sicuramente immaginerai ai primi posti ci sono Disney e Pixar. Ma forse c’è qualche studio che dovresti approfondire se un giorno vorrai diventare un professionista dell’animazione.
 
Walt Disney Animation Studios nasce subito dopo il boom di Biancaneve e i sette nani (1934) e da quel momento iniziarono a privilegiare i lungometraggi a discapito dei cortometraggi che fino allora erano stati la loro principale fonte di successo. Nel 2009 acquisisce Marvel Studios e con essi tutti i film di supereroi dagli Avengers in poi. Ultimo capolavoro della Disney è Encanto, premiato come miglior film di animazione agli Oscar 2022.


Encanto - Storyboard e render finale
 
Altra casa di produzione cinematografica statunitense è Pixar Animation Studios, specializzata in animazione digitale, nata come un reparto della Lucasfilm e acquisita da Steve Jobs nel 1986 che la rese indipendente. Nel 1995 lancia il suo primo lungometraggio interamente realizzato in CGI, Toy Story - il mondo dei giocattoli, e film dopo film è diventata quella che ora conosciamo come casa di produzione con il maggior successo di tutti i tempi e che continua a sfornare capolavori. Da Toy Story tutti i lungometraggi Pixar sono stati prodotti in collaborazione con la Disney.


Toy Story - dal concept al render finale

Altro capostipite del mondo dell’animazione è senza dubbio DreamWorks Animation, fondata da Steven Spielberg. Ci ha fatto sognare dal loro primo lungometraggio in CGI Z la formica, a Dragon Trainer, passando per Shrek, Kung Fu Panda e Madagascar. Strano a dirsi, anche in questo caso rimaniamo negli Stati Uniti.
 

Dall’altra parte dell’oceano troviamo il famosissimo Studio Ghibli, studio cinematografico di animazione giapponese fondato a Tokyo da Hayao Miyazaki nel 1985. Pietra miliare dell’animazione è senz’altro La Principessa Mononoke, ma è con La città incantata che Miyazaki vince l’Oscar al miglior film di animazione diventando il primo (e unico) regista di anime a vincere questo riconoscimento.


La città incantata - Storyboard e render finale
 
Impossibile non conoscere Willy il Coyote e Beep Beep, Bugs Bunny o Duffy Duck, alcuni dei personaggi dei Looney Toons prodotti dalla Warner Bros nell’età d’oro dell’animazione americana. Dal 2001 assorbe la società Hanna-Barbera e ancora oggi continua a regalarci puntate di serie animate famosissime come Scooby-Doo e Tom & Jerry.
 
Uno degli studi di animazione più giovani è Sony Picture Animation, fondato nel 2002 e nel quale venne prodotto uno dei capolavori degli ultimi anni: Spider- man: Into the Spider-verse (2018). Altro film di animazione di gran successo Sony è I Mitchell contro le macchine, candidato al miglior film di animazione ai Premi Oscar 2022.


I Mitchell contro le macchine - Concept process

Rimaniamo negli Stati Uniti e troviamo lo studio di animazione in stop-motion Laika. Proprietà del cofondatore e presidente della Nike, raggiunge il suo successo con il film Coraline e la porta magica nel 2009 che conferma nel 2012 con ParaNorman e nel 2016 con Kubo e la spada magica.


Kubo e la spada magica - Behind the scene

Citata nel capitolo precedente, The SPA Studios (Sergio Pablos Animation), fondata a Madrid nel 2004 da Sergio Pablos e Marisa Román. In questi studi di animazione sono stati concepiti i character design di Rio, i concept e gli storyboard di Smallfoot e di Cattivissimo Me e il loro film di animazione originale pluripremiato Klaus.

QUALI SONO GLI STUDI DI ANIMAZIONE PIÙ IMPORTANTI IN ITALIA?

 
Torniamo in Italia, dove diversi studi di animazione trovano il loro spazio sia nei film di animazione che nelle serie televisive animate.
 
Tra le case di produzione storiche italiane c’è sicuramente Rainbow, fondata da Iginio Straffi nel 1995, i cui cartoni animati sono stati distribuiti in più di 150 reti televisive. Il loro primo progetto è stato Tommy & Oscar (2000) seguito da Prezzemolo ma il maggior successo è la serie Winx Club (2004) che ha portato la Rainbow alla fama mondiale. Nel 2006 fonda un nuovo studio di animazione CGI che tra le tante produrrà la serie 44 gatti.


Winx Club - Storyboard
 
Rimaniamo nella capitale e troviamo lo studio di animazione Animundi che spopola sulla rai con le serie I Saurini e Lampadino e Caramella.
 
Non possiamo non citare una delle serie animate più apprezzate nell’ultimo periodo. Stiamo parlando della serie prodotta da Movimenti Production in collaborazione con lo studio di animazione fiorentino DogHead Animation: Strappare lungo i bordi. È la prima serie di animazione scritta e diretta dal fumettista Zerocalcare e distribuita su Netflix nel 2021. DogHead Animation è stata fondata nel 2018 e ha all’interno più di 40 persone che si occupano della parte centrale dell’animazione, la produzione.


Strappare lungo i bordi - Zerocalcare
 
Da Milano viaggiamo verso Napoli dove la Mad Entertainment fa gli onori di casa. Casa di produzione cinematografica e studio di animazione si impone nel mercato dell’animazione con i lungometraggi L’arte della felicità e Gatta Cenerentola, che gareggia nei Premi Oscar 2018 e vince il David di Donatello al miglior produttore e ai migliori effetti speciali.

COME DIVENTARE ANIMATORE: LE SKILL FONDAMENTALI

 
Come avrai sicuramente capito, il lavoro dell’animatore è davvero complesso. Nelle piccole produzioni, rispetto a quelle che hanno un grande budget, è facile che l’animatore si debba occupare di più aspetti e lavorare su più fronti.
Per questo motivo avere una preparazione più ampia possibile ti permetterà di scegliere il campo in cui vorrai lavorare o di riuscire a trovare più facilmente lavoro avendo più competenze.
 
Saper disegnare è una delle skill fondamentali per un animatore, sia per il disegno dei personaggi, che di sfondi e effetti speciali. Per la realizzazione degli storyboard in genere non sono richieste particolari abilità artistiche, ma aver chiara la struttura di un corpo o di un oggetto anche in prospettiva ti permetterà sicuramente di trasmettere il giusto movimento a ognuno di essi.
 
Altra skill importante è avere competenze della teoria del colore per riuscire a creare la giusta atmosfera e il mood corretto dedotto dalla sceneggiatura. Immagina di dover disegnare e colorare lo stesso sfondo ma in diverse stagioni o in diverse ore del giorno, sicuramente dovrai utilizzare la palette di colori che si avvicini quanto più possibile alla realtà.
 
Conoscere i principi fondamentali dell’animazione e saperli applicare, inutile a dirlo, è il primo requisito che dovrai soddisfare se vorrai entrare in questo mondo. Sapere come si muovono gli oggetti nello spazio, come reagiscono a diversi stimoli, come si muove un corpo umano o animale o un fluido e gestire la personalizzazione di ognuno, è alla base delle competenze di un animatore 2D.
 
Osservare, osservare e osservare. In questo campo più che in altri è fondamentale essere curiosi e non solo osservare il lavoro degli altri per apprendere più velocemente e rimanere aggiornati, ma anche il mondo intorno per trarne ispirazione.
 
C’è un punto che accomuna in realtà un po’ tutte le professioni delle arti visive che è il rispetto delle scadenze. Soprattutto in lavori che funzionano un po’ come catene di montaggio, la puntualità è sinonimo di professionalità ed è d’obbligo per non compromettere il lavoro degli altri e la riuscita dell’intero progetto.
 
Infine, conoscere bene i software principali più richiesti nel mercato. Perché se è vero che inizia tutto dall’idea, la fase di realizzazione passerà senza dubbio per un computer. Questo strumento sarà il prolungamento delle tue braccia, il tuo miglior amico, la spalla su cui piangere dopo una giornata di lavoro faticosa.
 

COME DIVENTARE ANIMATORE: CONCLUSIONI

 
L’animazione è molto più di forme e disegni in movimento: è dare vita alle tue creazioni. È raccontare una storia attraverso paesaggi e personaggi pieni di personalità.
 
Per questo noi di Acca abbiamo strutturato un percorso formativo professionale triennale, attraverso il quale potrai imparare tutti gli aspetti dell’animazione partendo dai 12 principi che sono alla base del movimento fino ad arrivare alla creazione di un portfolio completo pronto per essere presentato ai migliori studi di animazione.

Alice Galasso - I anno Animazione

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Impara l’animazione 2D da professionisti che hanno lavorato a film di animazione come Trash e serie animate come Winx Club, Tommy & Oscar, Lupo Alberto, I Saurini, Vladi e Mirò e tantissime altre.

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